Nel disegno di legge di Bilancio 2020 (bozza del 30 ottobre), un articolo è dedicato alla possibilità di detrarre dalle imposte sui redditi il 90% delle «spese documentate sostenute nell’anno 2020», relative a «recupero e restauro delle facciate degli edifici».
In particolare, alla detrazione non si applicano i limiti di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. Inoltre, lo sconto si applica anche agli interventi di manutenzione ordinaria: una definizione che include, a questo punto, anche la sola tinteggiatura.
Di conseguenza, si possono fare alcune considerazioni per mettere in chiaro quali siano i cambiamenti più importanti:
1) Per facciate si intendono anche quelle delle singole unità immobiliari (ville e villette);
2) Non esistono limiti di spesa, quindi si possono concepire consolidamenti e abbellimenti di ogni genere;
3) L’agevolazione si estende anche alle manutenzioni ordinarie, anche per ville e villette costituite da una sola unità immobiliare diventerà possibile effettuare la manutenzione ordinaria delle facciate con detrazione al 90 per cento. In concreto, manutenzione ordinaria significa, in questo caso, anche la semplice ripulitura e/o tinteggiatura, senza ulteriori interventi.
4) Con un piccolo ritocco estetico, (anche se la detrazione va spalmata in dieci anni) e comunque di costo contenuto, l’aspetto dell’edificio migliora enormemente, a fronte di un impegno economico assai più pesante per ottenere una riqualificazione energetica e/o antisismica.
Fonte: ilsole24ore.com